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venerdì 2 novembre 2012

Ladurée apre a Roma

Dopo aver dato la notizia dell'imminente apertura di un negozio Ladurée a Roma esattamente un anno fa, il dolore provocato dal mancato arrivo nella capitale dei meravigliosi dolci color pastello ci ha fatto piangere per mesi in un angolo piegati in posizione fetale.

Eravamo inconsolabili, poi Eataly ci ha dato una mano, ma le voci di corridoio che davano per certa e sempre più imminente l'apertura di un negozio Ladurée a Roma erano come delle frecce che si conficcavano crudeli nei nostri cuori speranzosi.

Poi, verso metà ottobre, il delirio: diversi siti davano per certa l'apertura del tanto sognato negozio, con tanto di indirizzo e data. Il luogo la sempre più "in" via Borgognona, la data il 25 ottobre

Scottati dall'esperienza e diffidenti come San Tommaso, non ci abbiamo creduto fino a quando sul sito ufficiale di Ladurée non è comparso questo:



No, non state sognando, è tutto vero: Ladurée ha aperto finalmente anche a Roma!
Dopo Milano, anche la capitale ha il suo negozio dalle tinte color pastello in cui graziosissimi e, ormai sempre più inflazionati, macarons compongono piramidi che occhieggiano dalle impeccabili vetrine.

Tutto molto bello, tutto molto dolce.

E invece no!

Ma partiamo con ordine:
il negozio è puro Ladurée. vetrine ampie ed impeccabili, piramidi di macarons, colori pastello, soprattutto verde e rosa, marmi e stucchi dorati. Si trova in via Borgognona, parallela di via Frattina, a due passi da via del Corso e piazza di Spagna: pieno centro insomma.




Mentre mi dirigo verso il negozio, non riesco a decidermi sul cosa mangiare prima: Saint-Honoré alla rosa? Il macarons gigante alla rosa e lampone Ispahan? Proprio mentre mi dico che si vive una volta sola ed entro nel negozio decisa a prendere entrambi, scopro l'orribile verità: NON C'E' LA PASTICCERIA!!!!!!

Chiedo immediatamente spiegazioni e mi dicono che la pasticceria fresca qui non arriva perché il laboratorio si trova solo a Parigi
Una tragedia.
I macarons però ci sono e diventano così le star assolute del negozio.
Ci sono anche le cioccolate, i the, i marshmallows, le violette candite.
Inutile chiedere dei gelati a questo punto.

Cerco di riprendermi e chiedo i macarons e qui arriva l'atra botta.

Constatazione extra: chi è entrato nei negozi Ladurée di Parigi è rimasto sicuramente impressionato dalla bellezza e dall'eleganza delle ragazze che servono al bancone. Tutte belle, magre, eleganti ed intransigenti: se vedono un macaron anche solo leggermente rovinato, lo mettono via.
Qui a Roma le due ragazze che ho visto non reggono decisamente il confronto: tralasciando il lato estetico, il loro approccio mi ha fatto rabbrividire.
Quando ho chiesto dei macarons mi è stato detto di scegliere la scatola che volevo: la più piccola è da 4 pezzi e ho potuto scegliere il colore tra verde, rosa e lilla.
Ho optato per il lilla e per quanto riguarda i gusti ho preso nocciola (ancora non assaggiato), pistacchio e gli ormai imprescindibili macarons alla vaniglia e alla rosa.
La ragazza ha pensato bene di infilare i dolci con violenza nella scatola visto che non entravano, dopo averne tastati una decina prima di infilarli: alla faccia della delicatezza e dell'eleganza.

Fatto questo vado alla cassa e qui arriva la botta: 8 euro e 80.
Avete letto bene: 8 euro e 80 per 4 macarons!
Fanno 2 euro e 20 a pezzo.
Roba che a Parigi si vendono a 1 euro e 60 l'uno!
Chiedo spiegazioni e mi dicono che per quelli in scatola è così.
Ah-ah!
Ma allora perché non me l'hanno detto prima?
Manigoldi.

Vengo a sapere così che si possono comprare "sfusi" al prezzo di 1 euro e 75 l'uno.
Ma anche qui c'è la fregatura: non si possono comprare più di 6 macarons sfusi!
Una rapina senz'armi!



"Leggermente" contrariata me ne vado disgustata giurando che non metterò mai più piede in questo negozio fatto solo per spennare i polli e cavalcare una moda sempre più globale.

Poi però assaggio il macarons alla nocciola e il suo gusto delicato mi conquista.
Così come quello del macaron al pistacchio.
Quando assaggio quello alla vaniglia ho un fremito.
E quando assaporo quello alla rosa, uno dei sapori più eccitanti e sorprendenti mai provati, capisco che Ladurée mi ha fregato un'altra volta.
Ci tornerò, e come.
La carne è debolissima.


mercoledì 28 dicembre 2011

Inaugurazione Sweety Rome Bakery



Lo scorso 19 dicembre a Roma c'è stato un evento molto dolce: l'inaugurazione di Sweety Rome Bakery, la pasticceria nata da una costola di Sweeety Rome, locale sito in via Milano 48, traversa di via Nazionale, specializzato in pasticceria americana.

Nel locale originale, tutto bianco, con un lungo bancone pieno di cupcakes, cheesecake, brownies e torte tipiche della cucina americana (la Red Velvet, la Carrot Cake, la Chocolate Fudge solo per citarne alcune), si può gustare un dolce insieme ad un thé o un infuso seduti comodamente a dei tavolini, anche questi bianchi, per una pausa calorica ma buona  dopo essere stati al vicinissimo palazzo delle Esposizioni o in giro per acquisti lungo via Nazionale. 

In pochi anni Sweety Rome è diventato un punto di riferimento per gli amanti dei dolci americani, improvvisamente di gran moda in Italia, grazie al traino avuto dall'arte della decorazione fatta con l'ormai mitica pasta di zucchero.

Come per i macarons francesi il bell'aspetto, i colori pastello meravigliosi e l'uso in film, serie tv e servizi fotografici hanno fatto del cake design una vera e propria moda (chi non ricorda i mitici cupcakes decorati con scarpette di zucchero per il lancio del libro di Carrie in Sex & The City?).

Programmi tv come Cake Boss hanno poi sancito la definitiva incoronazione di questa nuova moda gastronomica: Buddy e le sue torte sono ormai un cult del piccolo schermo (e non a caso la proprietaria di Sweety Rome sfoggia con orgoglio una foto insieme al boss delle torte nella vetrina del nuovo negozio).

Ultimamente quindi moltissime pasticcerie hanno cercato di stare al passo con questa nuova mania, con risultati molto differenti. A Roma, per quello che abbiamo visto, Sweety Rome è uno dei luoghi migliori dove ordinare meravigliose torte personalizzate, vere e proprie opere d'arte, che accontentano il palato ma soprattutto l'occhio.



Visto il clamoroso successo, il locale si è sdoppiato, in maniera molto intelligente: per una vetrina di richiamo è perfetto il locale in centro, mentre per acquisti massicci c'è la nuovissima Sweety Rome Bakery: niente tavolini, solo un bancone pieno di meraviglie con annesso un laboratorio.

L'inaugurazione in grande stile è avvenuta il 19 dicembre scorso, con una folla di affezionati accorsi a sostenere Sweety Rome e i suoi bellissimi dolci (c'era pure il ragazzo di Non aprite questo tubo, canale satirico su YouTube).

Il nuovo locale si trova in via Eurialo 5, vicinissimo alla fermata Furio Camillo, è piccolino ma perfettamente in stile cake design: ancora una volta bianco, con un'ampia vetrina piena di creazioni meravigliose e perfette in ogni dettaglio e un bancone invitante sormontato da vassoi per torte sempre pieni (mi ci gioco quello che volete che sono quelli dell'Ikea! Ne voglio uno anche io da anni).






Ad impreziosire il locale ci sono delle bellissime insegne di legno, in toni pastello, che ricordano tanto le pasticcerie e i caffé americani anni '50.






A fine serata c'è stato l'evento nell'evento: le mitiche pasticcere di Sweety Rome hanno realizzato apposta per l'occasione una gigantesca torta a più strati sormontata da un enorme cupcake.
Tutta rosa e decorata, la torta purtroppo è stata tagliata ma non mangiata: io avrei voluto assaggiare lei, mentre sono state offerte delle mini-fettine di torta, nelle varianti cioccolato e vaniglia (la migliore secondo me) con spumante. Ottime comunque, così ottime che Diego si è spazzolato ben 8 pezzi.




Nel prossimo post parleremo nello specifico dei dolci di Sweety Rome, per il momento ecco le foto dell'evento e, più in basso, il video della serata.

Stay tuned!