mercoledì 26 ottobre 2011

Lezione di cioccolato Perugina



Per il nostro primo post volevamo scrivere qualcosa di speciale, qualcosa che ci facesse partire "col botto". Incredibile ma vero, a soli sei giorni dall'apertura del blog, abbiamo ricevuto una proposta pazzesca: visitare la fabbrica della Perugina e prendere parte ad una vera lezione di cioccolato, con un vero maestro cioccolataio, e soprattutto con vero cioccolato.

L'iniziativa è stata organizzata dalla rivista di approfondimento cinematografico ScreenWeek in occasione del lancio del film, prodotto da Cattleya, Lezioni di cioccolato 2, con protagonista Luca Argentero

Armati di zainetti come in una gita scolastica ed eccitatissimi - come se avessimo trovato il mitico biglietto d'oro della fabbrica di cioccolato di Willy Wonka - siamo partiti in pullman insieme ad altri giornalisti e critici cinematografici alla volta di Perugia

la fabbrica Perugina

Una volta arrivati abbiamo subito visitato il Museo Storico Perugina: qui Cristina Mencaroni ci ha raccontato la storia della Perugina, una storia incredibilmente affascinante che si fonde con quella d'Italia. Primissimo marchio di cioccolato in Italia, la Perugina ha tra i suoi soci fondatori una coppia di imprenditori dalle grandi intuizioni: Giovanni Buitoni (sì proprio lui, quello della pasta) e Luisa Spagnoli (sì proprio lei, quella dei vestiti). Alla Spagnoli in particolare si deve una delle invenzioni più amate al mondo: il Bacio, che in realtà all'inizio doveva chiamarsi "cazzotto", e che non ha un'origine romantica, essendo nato per utilizzare gli scarti di nocciole che altrimenti sarebbero andati sprecati.

il Museo Storico


La Spagnoli inoltre fu un'imprenditrice all'avanguardia che istituì asili nido per le dipendenti e che capì subito l'importanza della pubblicità: curioso il concorso "I quattro moschettieri", collegato all'omonimo programma radiofonico, in cui venne messa in palio una Fiat Topolino, e che creò per due anni una sorta di follia collettiva alla ricerca delle mitiche figurine contenute nei prodotti Perugina con cui, una volta completata la collezione, si avrebbe vinto la macchina. Inutile dire che per colpa di una figurina stampata in pochissimi esemplari, quella del "feroce Saladino", la ricerca fu difficilissima e portò alla vendita di circa 94 milioni di prodotti contenenti le figurine in soli due anni! 

il feroce Saladino


Una volta visto il museo, siamo passati alla fabbrica, prima però è arrivato il momento che tutti stavamo aspettando: ci hanno fatto assaggiare l'ultimo arrivato in casa Perugina, ovvero il nuovissimo Bacio al cioccolato bianco, presentato in anteprima all'Eurochocolate. Dobbiamo ammetterlo: è buonissimo, molto più buono del Bacio classico a nostro avviso.

il Bacio al cioccolato bianco


La fabbrica purtroppo non è come quella di Willy Wonka, niente cascate di cioccolato e Umpa Lumpa che lavorano i chicchi di cacao, però abbiamo potuto vedere gli operai al lavoro intenti a fabbricare già da ora le uova di Pasqua. Braccia meccaniche che dispongono i cioccolatini nelle scatole, incarti argentati, rulli con sopra cioccolata paradisiaca: è stato interessante, e soprattutto c'era un profumo celestiale!

All'una in punto ci hanno portato nella mensa dello stabilimento, offrendoci un ottimo pranzo durante il quale Barbara Desario, dell'ufficio delle relazioni esterne Nestlé, e Chiara Bertinelli, responsabile della Scuola del Cioccolato, ci hanno svelato qualche segreto legato al film: il primo film, Lezioni di cioccolato, è nato proprio con l'intenzione di celebrare i 100 anni della Perugina e l'attore Luca Argentero si è impegnato a fondo per imparare a fare i cioccolatini, mai però come il collega di set Hassan Shapi, che interpreta Kamal, che è letteralmente impazzito per la scuola, tanto da fare il corso ben 5 volte!



Per Lezioni di cioccolato 2 invece abbiamo saputo che Vincenzo Salemme ha portato molta allegria sul set e che ogni volta che gruppi di fan si recavano alla fabbrica ad attenderlo ha regalato sorrisi, foto e autografi a tutti con grande entusiasmo.

Alle 14 è finalmente scattata l'ora X: sotto la sapiente guida di Massimiliano Guidubaldi, maestro cioccolataio che ha anche un cameo nel film, abbiamo imparato a confezionare degli ottimi e bellissimi (più o meno) cioccolatini.

Il procedimento è questo:

Fase 1 - preparazione del ripieno

abbiamo tagliato a pezzetti del cioccolato bianco, abbiamo fatto bollire della panna, abbiamo mescolato il tutto e aggiunto un bicchierino di rum.

gli ingredienti per la preparazione dei cioccolatini



Fase 2 - temperaggio del cioccolato

Per poter realizzare il guscio del cioccolatino, fino e croccante, è essenziale la fase del temperaggio: si devono prendere 2/3 del cioccolato sciolto a bagnomaria (nel nostro caso fondente) e spalmarli su un ripiano di marmo o d'acciaio, e, con l'aiuto di una spatola allungata ed una più tozza, bisogna spalmare e raccogliere in continuazione il cioccolato. Grazie a questo procedimento il cioccolato caldo e fluido si raffredda e diventa più solido: la temperatura ideale che bisogna raggiungere è di 31 gradi, ma sono tollerati anche 30 gradi e 32, non di più o di meno però!


Fase 3 - realizzazione del guscio del cioccolatino

Una volta temperato il cioccolato lo si dispone nell'apposito stampino, che va riempito tutto e poi "ripulito" facendo colare il cioccolato: in questo modo rimane adeso allo stampo solo il cioccolato che formerà il guscio. Si mette quindi lo stampo in frigo.


Fase 4 - farcitura del cioccolatino

Una volta che il guscio si è solidificato, con una sac à poce si riempie il cioccolatino di ripieno, lasciando una distanza di circa 1 mm dal bordo, che servirà per il fondo del cioccolatino. Si rimette dunque lo stampo in frigo.


gusci con ripieno


Fase 5 - base del cioccolatino

Una volta che la crema del ripieno si è solidificata, si distribuisce una piccola quantità di cioccolato sopra lo stampo, in modo che il millimetro di spazio lasciato in precedenza venga colmato dal nuovo strato di cioccolato che andrà a formare la base che chiude il nostro piccolo capolavoro. E, non c'è bisogno di dirlo, di nuovo lo stampo in frigo.

base del cioccolatino


Fase 6 - decorazione

A questo punto, con dei leggeri colpetti (attenzione a non andarci con mano troppo pesante altrimenti rischiate di rompere il guscio) abbiamo estratto i nostri cioccolatini dallo stampo e ci siamo sbizzarriti con la decorazione. Noi abbiamo usato cioccolato bianco, granelli di zucchero dorati e stelline di zucchero.




Sembra facile vero?
Ebbene per fare 24 cioccolatini a testa ci abbiamo messo ben 2 ore e 30!
Ma ne valeva la pena!
I cioccolatini sono buonissimi e ci hanno fornito anche tutto il materiale per realizzare delle confezioni regalo, inoltre ci hanno permesso di tenere il bellissimo grembiule della scuola (forse perché sapevano che l'avremmo sporcato all'inverosimile!).



In più c'è stata anche la consegna dell'attestato di superamento del corso: ora siamo ufficialmente degli artisti del gusto. Capito sì?!



E' stata un'esperienza davvero galvanizzante ed istruttiva: adesso abbiamo la conoscenza, adesso abbiamo il potere! Potremo fare tanti magnifici cioccolatini ed inventare diverse combinazioni: Diego ha già proposto un cioccolatino tutto bianco con ripieno al limoncello, metre Valentina opta per un ripieno al Bayles.

Se vi capita fate una visita alla fabbrica Perugina e frequentate uno dei corsi: ne vale davvero la pena! In più l'11 novembre uscirà nelle sale cinematografiche il film Lezioni di cioccolato 2: non so voi, ma noi lo vedremo sicuramente, se non altro per rivivere la magnifica esperienza del corso e per vedere il cameo del simpaticissimo Massimiliano.

Per tute le foto andate qui.
E a presto con il resoconto video.

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