mercoledì 5 dicembre 2012

Marshmallows Ladurée


Ormai fateci l'abitudine: per un po' paleremo spesso di Ladurée visto che ha da poco aperto un negozio a Roma.
Come vi avevamo già detto la pasticceria qui non arriva e il pezzo forte sono i macarons, ormai veri e propri oggetti di culto.

Non solo macarons però: il negozio romano offre anche altre possibilità.
Oltre ai dolcetti a base di mandorle si possono infatti provare i gelati, le cioccolate e i the.
Di questi avevamo ampiamente parlato grazie al nostro pellegrinaggio a Parigi, mentre ci erano sfuggiti i marshmallows.

Non potevamo non colmare questa lacuna, quindi parliamone!


MARSHMALLOWS



I marshmallows sono caramelle gommose che personalmente abbiamo imparato a conoscere grazie ai film e telefilm americani: chi non ha mai visto una scena in cui dei ragazzi si abbrustoliscono un marshmallow sul fuoco nel mezzo del bosco durante un campeggio?
Dolce che le mamme ti vietavano sempre di mangiare perché bollato come "schifezza", il marshmallow è sempre stato (almeno per Valentina) una sorta di piacere proibito morbidoso e colorato, da arraffare ogni (rara) volta che se ne aveva la possibilità.
Per Diego invece sono "un'americanata" priva di interesse.

Una volta scoperta l'esistenza dei marshmallows Ladurée c'è stata quindi una reazione incontrollabile di gioia da parte della Vale che, ovviamente, ha scelto il gusto alla rosa (ormai chi segue il blog dovrebbe sapere che la parte femminile degustante e scrivente adora questo sapore).

Oltre al gusto rosa ci sono anche vaniglia, pistacchio e qualche altra variante che ora non ci sovviene. 
Il prezzo è di 7 euro per 14 pezzi.
Come al solito un furto.

Come sono dunque questi marshmallows?
Sono dei veri e propri marshmallows fatti con coloranti e aromi artificiali.
La consistenza è "morbidosa" al punto giusto e la forma è inedita: quadrati invece che rotondi come tutti gli altri in commercio.
In sostanza non ci troviamo di fronte a una prelibatezza, ma ad un prodotto estremamente commerciale.
E' una "schifezza" di lusso.

venerdì 2 novembre 2012

Ladurée apre a Roma

Dopo aver dato la notizia dell'imminente apertura di un negozio Ladurée a Roma esattamente un anno fa, il dolore provocato dal mancato arrivo nella capitale dei meravigliosi dolci color pastello ci ha fatto piangere per mesi in un angolo piegati in posizione fetale.

Eravamo inconsolabili, poi Eataly ci ha dato una mano, ma le voci di corridoio che davano per certa e sempre più imminente l'apertura di un negozio Ladurée a Roma erano come delle frecce che si conficcavano crudeli nei nostri cuori speranzosi.

Poi, verso metà ottobre, il delirio: diversi siti davano per certa l'apertura del tanto sognato negozio, con tanto di indirizzo e data. Il luogo la sempre più "in" via Borgognona, la data il 25 ottobre

Scottati dall'esperienza e diffidenti come San Tommaso, non ci abbiamo creduto fino a quando sul sito ufficiale di Ladurée non è comparso questo:



No, non state sognando, è tutto vero: Ladurée ha aperto finalmente anche a Roma!
Dopo Milano, anche la capitale ha il suo negozio dalle tinte color pastello in cui graziosissimi e, ormai sempre più inflazionati, macarons compongono piramidi che occhieggiano dalle impeccabili vetrine.

Tutto molto bello, tutto molto dolce.

E invece no!

Ma partiamo con ordine:
il negozio è puro Ladurée. vetrine ampie ed impeccabili, piramidi di macarons, colori pastello, soprattutto verde e rosa, marmi e stucchi dorati. Si trova in via Borgognona, parallela di via Frattina, a due passi da via del Corso e piazza di Spagna: pieno centro insomma.




Mentre mi dirigo verso il negozio, non riesco a decidermi sul cosa mangiare prima: Saint-Honoré alla rosa? Il macarons gigante alla rosa e lampone Ispahan? Proprio mentre mi dico che si vive una volta sola ed entro nel negozio decisa a prendere entrambi, scopro l'orribile verità: NON C'E' LA PASTICCERIA!!!!!!

Chiedo immediatamente spiegazioni e mi dicono che la pasticceria fresca qui non arriva perché il laboratorio si trova solo a Parigi
Una tragedia.
I macarons però ci sono e diventano così le star assolute del negozio.
Ci sono anche le cioccolate, i the, i marshmallows, le violette candite.
Inutile chiedere dei gelati a questo punto.

Cerco di riprendermi e chiedo i macarons e qui arriva l'atra botta.

Constatazione extra: chi è entrato nei negozi Ladurée di Parigi è rimasto sicuramente impressionato dalla bellezza e dall'eleganza delle ragazze che servono al bancone. Tutte belle, magre, eleganti ed intransigenti: se vedono un macaron anche solo leggermente rovinato, lo mettono via.
Qui a Roma le due ragazze che ho visto non reggono decisamente il confronto: tralasciando il lato estetico, il loro approccio mi ha fatto rabbrividire.
Quando ho chiesto dei macarons mi è stato detto di scegliere la scatola che volevo: la più piccola è da 4 pezzi e ho potuto scegliere il colore tra verde, rosa e lilla.
Ho optato per il lilla e per quanto riguarda i gusti ho preso nocciola (ancora non assaggiato), pistacchio e gli ormai imprescindibili macarons alla vaniglia e alla rosa.
La ragazza ha pensato bene di infilare i dolci con violenza nella scatola visto che non entravano, dopo averne tastati una decina prima di infilarli: alla faccia della delicatezza e dell'eleganza.

Fatto questo vado alla cassa e qui arriva la botta: 8 euro e 80.
Avete letto bene: 8 euro e 80 per 4 macarons!
Fanno 2 euro e 20 a pezzo.
Roba che a Parigi si vendono a 1 euro e 60 l'uno!
Chiedo spiegazioni e mi dicono che per quelli in scatola è così.
Ah-ah!
Ma allora perché non me l'hanno detto prima?
Manigoldi.

Vengo a sapere così che si possono comprare "sfusi" al prezzo di 1 euro e 75 l'uno.
Ma anche qui c'è la fregatura: non si possono comprare più di 6 macarons sfusi!
Una rapina senz'armi!



"Leggermente" contrariata me ne vado disgustata giurando che non metterò mai più piede in questo negozio fatto solo per spennare i polli e cavalcare una moda sempre più globale.

Poi però assaggio il macarons alla nocciola e il suo gusto delicato mi conquista.
Così come quello del macaron al pistacchio.
Quando assaggio quello alla vaniglia ho un fremito.
E quando assaporo quello alla rosa, uno dei sapori più eccitanti e sorprendenti mai provati, capisco che Ladurée mi ha fregato un'altra volta.
Ci tornerò, e come.
La carne è debolissima.


sabato 23 giugno 2012

I Cinepatici - Rock of Ages




Oggi, su Coming Soon Television, ore 17canale 49 del digitale terrestre, nella puntata di I Cinepatici si parlerà di Rock of Ages, film di Adam Shankman con un cast stellare e un Tom Cruise che farà storia.

Insieme a Mauro Donzelli, Federica AlianoMattia Pasquini Pierpaolo Festa ci sarà anche Valentina.

Seguiteci oggi su Coming Soon alle 17 o in replica:



stanotte all' 1:00 
domenica 24 giugno alle 10:30
domenica 24 giugno alle 18:00


Per commentare la trasmissione andate sul canale Facebook di I Cinepatici.

McDonald's confessa

Da pochi giorni è comparso un video, sul canale You Tube di McDonald's Canada, che spiega come mai i panini comprati nelle varie filiali del fast food più famoso del mondo non abbiano esattamente l'aspetto di quelli presentati nelle pubblicità.

Lo sapevamo, ma personalmente ci aspettavo che i panini fotografati fossero addirittura finti!
E in più abbiamo scoperto che esiste l'improbabile figura professionale del food stylist.

Sapevatelo.


sabato 12 maggio 2012

I Cinepatici 3.32 - Dark Shadows


Oggi, su Coming Soon Television, ore 17canale 49 del digitale terrestre, nella puntata di I Cinepatici si parlerà di Dark Shadows, nuovo film di Tim Burton con protagonista Johnny Depp.

Insieme a Mauro Donzelli, Federica AlianoFederico Pedroni Federico Bernocchi ci sarà anche Valentina.

Seguitela oggi su Coming Soon alle 17 o in replica:


stanotte all' 1:00 
domenica 13 maggio alle 10:30
domanica 13 maggio alle 18:00

domenica 25 marzo 2012

Speciale Parigi - L'as du fallafel


Tornano gli speciali sui locali di Parigi: e andiamo!

Dopo specialità tipiche della cucina francese questa volta tocca a gusti diversi, per noi ancora esotici, ma per una metropoli multietnica come Parigi ormai di ordinaria amministrazione. Stiamo parlando di fallafel & Co., le mitiche polpettine di ceci fritte condite con salsine misteriose e goduriosissime.

Vivamente consigliatoci da un massimo cultore del genere, il nostro fallafellaro di fiducia a Parigi d'ora in avanti non può che essere lui: L'as du fallafel.

i tavolini personalizzati

Situato in rue des Rosiers, nel Marais (4°, metro St. Paul), quartiere ebraico e gay della città (una zona stupenda, piena di locali, negozi, gioiellerie, piccoli parchi verdissimi situati in mezzo a palazzi d'epoca), L'as du fallafel sa di avere grandi numeri in mano, non a caso si auto-definisce asso, stampandolo a chiare lettere su tavolini, biglietti da visita e magliette (disponibili nei colori del logo: verdi, gialle e nere).
Pare inoltre che sia il venditore di fallafel preferito da Lenny Kravitz, che infatti compare in una foto orgogliosamente appesa al muro del locale.

le magliette della casa (disponibili anche in nero e verde)


Specialità della casa è ovviamente il fallafel, che si può mangiare sia "liscio", sia in meravigliosi panini ripieni di ogni ben di dio.

Il sandwich fallafel (9 euro) è un tripudio di zozzeria e bontà: pane non lievitato, salsina acida, spezie, verdure grigliate, polpettine perfettamente fritte e gustose, corpose, dal gusto pieno, morbido e rotondo. Veramente spettacolare.

sandwich fallafel


Altra specialità della casa è il sandwich con shawarma (carne di tacchino e agnello marinata in succo di limone, aceto e poi passata in padella): non travolgente come quello con fallafel (er fritto vince sempre), ma sicuramente ottimo, anche perché la carne è di buona qualità (contrariamente a quella della maggior parte dei kebabbari nostrani) condito sempre con salsa a base di yogurt, spezie e verdure grigliate.

sandwich shawarma


Per accompagnare il tutto abbiamo scelto la Maccabeer (5%): chiara, leggera, non molto saporita. In sé non ci ha fatto impazzire, ma il suo gusto leggerissimo è perfetto per accompagnare questi piatti speziati e dal sapore molto forte.

la maccabeer

Il locale è sempre molto affollato e ci sono sia un bancone per il take-away (letteralmente preso d'assalto), sia dei tavolini a cui sedersi: consigliamo infatti di provare a sedersi, si aspetta molto meno che al take-away!

il via-vai è continuo!


Unico rammarico è stato quello di non aver provato le patatine fritte: le portano in un piatto stracolmo, strabordante, dal profumo untissimo e invitante. In più a disposizione ci sono salse di ogni tipo: la prossima volta non ci sfuggiranno!

E la prossima volta ci sarà, nonostante le perplessità iniziali di Diego, che è anti-cinese/kebab e simili (stiamo provando a farlo migliorare il ragazzo, che diamine non può essere più schizzinoso di Lenny Kravitz!), che comunque ha gradito il tutto pur non essendo un cultore del genere.

Se andate a Parigi e siete fan di cucina mediorientale non potete farvelo sfuggire.

un perplesso Diego da L'as du fallafel



DIEGOMETRO
3/5 "Se po' fa"

VALENTINOMETRO
4/5 "Me co..."

L'as du fallafel
34, rue des Rosiers - Parigi
tel.: 0148876360
chiuso il sabato



sabato 24 marzo 2012

Krapfen del Bar Paglia


Leggendari, cult, vero fenomeno pop (tanto da meritarsi una pagina su Facebook): i krapfen del Bar Paglia di Ostia sono molto più di semplici dolci fritti.

Il bar Paglia di Ostia infatti, in attività dal 1935, situato in piazza Anco Marzio di fronte ad un altro bar cult, il Sisto (protagonista in tanti film degli anni '60, ci arriveremo non vi preoccupate), è un punto di riferimento del litorale romano.

Specialità del bar sono appunto i krapfen, la cui ricetta campeggia in bella mostra su uno specchio del locale. 
I krapfen sono immutabili, straordinari, buonissimi.
Sfornati a getto continuo in modo da essere serviti sempre caldi, i krapfen consistono in una pastella perfettamente lievitata e fritta, immediatamente ricoperta di zucchero appena finita la cottura.

la ricetta dei krapfen


I gusti a disponibili sono 3: crema, marmellata e cioccolato.

Ovviamente li abbiamo provati tutti e la nostra predilezione, benché tutti i gusti siano eccelsi, va decisamente in favore del krapfen alla crema pasticcera.



Per 1 euro (prezzo rimasto invariato negli ultimi 10 anni) potete assaporare un pezzo di paradiso fritto.

krapfen alla crema


Attrazione del locale (oltre ai krapfen ovviamente) è il mitico dirigibile che porta i krapfen appena sfornati dalla cucina al banco. 
Su You Tube il fenomeno è fedelmente riportato.

il dirigibile

Se vi trovate nei paraggi non potete non provare questa specialità e se avete coraggio vi lanciamo una sfida: mangiare tutti i 3 gusti uno di fila all'altro, secondo ordine di preferenza. 
Goduria.


DIEGOMETRO
4/5 "Azz!"

VALENTINOMETRO
4/5 "Me co..."


Bar Paglia
Piazza Anco Marzio 18
Ostia Lido (RM)
tel: 065623344

venerdì 27 gennaio 2012

Cairoli Wine Bar

Cari cupcakes,
celebriamo lo sbarco di The BigMacaron in una regione ancora ingiustamente inesplorata: la Puglia!
Il tacco d’Italia, infatti, oltre che per l’incomprensibilità dei suoi molteplici dialetti e per le incantevoli località balneari è anche noto per la qualità e genuinità dei suoi prodotti alimentari, vini ed olio d’oliva su tutti: ebbene, i Pugliesi, almeno, sanno come se magna…
Per averne una diretta ed irrefragabile prova basta recarsi in centro a Foggia, dove un’insospettabile traversina di corso Benedetto Cairoli cela il locale di cui vi canteremo le gesta: il Cairoli Wine Bar.


L’ingresso del locale ne mostra già la natura rustica: superando la piccola anticamera dove fa bella mostra di sé una notevole varietà di dolci e da cui s’intravede la cucina, ci si deve abbassare leggermente per attraversare un minuscolo passaggio che sfocia nella prima di tre sale simili tra loro. La presenza di tre ambienti differenti consente al wine bar di offrire ai clienti una certa “intimità” pur permettendo una cinquantina di coperti complessivamente.

L'entrata del Cairoli Wine Bar

Ma basta descrizioni ed iniziamo a mangiare!
Come apertura abbiamo optato per un antipasto misto contenente ogni ben di Dio: melanzane, zucchine, peperoni, salame, prosciutto crudo, un bocconcinobrie, formaggio di capra con olio e pepe, un ottimo provolone piccante pepato ed il tocco finale del sublime lardo di Colonnata. Il tutto accompagnato da una morbidissima spianata.
La qualità si è dimostrata all’altezza della ricchezza visiva del piatto e particolarmente gustosi si sono rivelati i formaggi ed ovviamente il lardo.

Antipasto misto

Per piatto principale abbiamo unito ad una tagliata di carne chianina un calice di Negramaro, l’intramontabile rosso di Puglia ormai sofferente e straziato da un’imbarazzante omonimia.
La porzione non abbondantissima di tagliata (220g) è compensata da un sapore davvero difficile da imitare; la carne, magra, è estremamente tenera e succosa ed insieme alle mandorle che l’accompagnano sprigiona una delicatezza tanto piacevole quanto inattesa.
Non da meno il vino, che riesce nell’impresa di tenere il passo della consorte.

Tagliata di carne chianina con mandorle


Per chiudere in bellezza tra i vari dolci, tutti di produzione del Cairoli Coffee, bar-pasticceria ad una manciata di passi dal wine bar, una crema chantilly con sfogliata e gianduia ha catturato la nostra attenzione, anche se non eravamo totalmente consapevoli di cosa ci aspettava.
E’ proprio vero: le cose inaspettate (e riuscite) sono le migliori.
In una tazzina marrone erano contenute crema chantilly, sul fondo, e gianduia calda in cima, con la separazione affidata ad una croccante sfoglia. Romperla con il cucchiaino ed assistere alla fusione delle creme è stato uno spettacolo superato solo dal gustarle!

Crema chantilly con sfoglia e gianduia


Veniamo ora alle note dolenti. Poche poche, per fortuna.
Il bagno è davvero microscopico: quando la necessità fisiologica diventa speleologia.
La seconda nota è sulla musica: dichiariamo qui apertamente che i locali che hanno bisogno delle versioni Lounge di November Rain o Black Hole Sun per darsi un’aria fighetta ci hanno nebulizzato le gonadi! Basta, cazzarola!
Queste due piccole macchie, tuttavia, non possono impedirci di affermare che il Cairoli Wine Bar resta un appuntamento caldamente consigliato per gustare dell’ottima carne accompagnata da un buon vino e seguita da un dolce fatto in casa; a testimonianza di ciò vi diciamo che il locale, da pressochè deserto al nostro arrivo alle 20:40, si è riempito completamente in dieci minuti e si è creata una piccola fila di attesa all’ingresso.
Non ci resta che tornarci per completare l’esperienza assaggiando anche le pizze e le insalate!

DIEGOMETRO
4/5 (ci riserviamo l'eventuale 5/5 per quando avremo assaggiato tutto)

Cairoli Wine Bar
Via Martire, 60 – 1° traversa corso Cairoli
0881 772472 - Foggia